Il nome originale di questa automobile era 312 P, mentre la denominazione 312 PB (dove la B sta per motore Boxer) le fu attribuita solo in un secondo momento per distinguerla dall’omonima vettura che la Casa di Maranello aveva realizzato nel 1969. Tuttavia, le analogie tra i due modelli si fermano al solo nome ufficiale; infatti, la 312PB presentava parecchi punti di contatto con la serie 312B, destinata alla F1, a partire dal motore: il Ferrari Tipo 001 12 cilindri piatto. A cilindri contraposti da 2991 cm³, depotenziato a circa 440 CV. Esteriormente simile a un motore boxer, il propulsore progettato da Forghieri era in realtà un motore a V piatto a cilindri contrapposti . La differenza tra un motore boxer e un motore a cilindri contrapposti è la forma delle manovelle dell’albero motore e la sequenza di accensione nei cilindri; nel motore boxer i pistoni si muovono l’uno verso l’altro in senso opposto mentre i pistoni di un motore a cilindri contrapposti si muovono perfettamente all’unisono. Il grande vantaggio rispetto al motore V12 di 60 gradi utilizzato nelle precedenti 312 P è la ridotta altezza del motore a V di 180 gradi. Ciò contribuisce a diminuire l’altezza complessiva della vettura e abbassare il centro di gravità, il che migliora la maneggevolezza.