La “333 SP” nacque secondo il preciso intento della stessa Ferrari di fornire ai propri clienti un prototipo di altissimo livello per partecipare al campionato IMSA. Seppure il coinvolgimento della casa fu limitato alla produzione della vettura (che non venne mai schierata in modo ufficiale), questa vettura segna comunque il ritorno della Ferrari nel campionato prototipi. Dopo la stagione 1972, annata ricca di soddisfazioni per la Ferrari, che schierava la “312 PB”, il 1973 fu un anno critico per la casa, le cui vetture patirono lo scontro con le Matra MS670, riuscendo a vincere solo la 1000 km di Monza e la 1000 km del Nürburgring entrambe con la coppia Ickx-Redman alla guida. La Ferrari in quello stesso anno annunciò il ritiro da queste competizioni, per dedicarsi esclusivamente alla Formula 1. A distanza di 20 anni viene presentato questo prototipo da competizione, la cui tecnologia deriva direttamente dalla F1, e il cui prezzo all’epoca era di 640 milioni di lire. La “333 SP”, la cui sigla è composta dal valore in cmc della cilindrata unitaria e dall’acronimo di Sport Prototipo ebbe una carriera lunga e ricca di successi, protrattasi anche dopo la fine della produzione dei 40 esemplari previsti, cessata nel 2000.